iOS 26 migliora la funzione di riempimento automatico dei codici 2FA anche nelle app di terze parti

iOS 26 migliora la funzione di riempimento automatico dei codici 2FA anche nelle app di terze parti

Ogni tanto Apple introduce una di quelle funzioni così utili che poi è difficile farne a meno. Un esempio è il riempimento automatico dei codici per l’autenticazione a due fattori, una delle funzionalità più avanzate attualmente disponibili su iPhone e Mac. Con iOS 26 e macOS Tahoe, questa funzione diventa ancora più utile, superando i limiti delle app native.

I dispositivi Apple offrono da tempo la funzione di autocompilazione dei codici OTP ricevuti via SMS o e-mail, visualizzando il codice direttamente sulla tastiera e cancellandolo automaticamente dopo l’uso. Questo piccolo gesto, sebbene possa apparire insignificante, semplifica notevolmente la vita quotidiana, soprattutto in un contesto digitale sempre più complesso e sicuro.

Tuttavia, fino a oggi, il sistema funzionava esclusivamente con l’applicazione Messaggi di Apple e con Mail, perlomeno su iOS. Su Mac, era disponibile solo su Safari, sfruttando la funzione di inoltro SMS.

Questo scenario è destinato a cambiare. A partire da settembre, con il rilascio ufficiale di iOS 26 e macOS Tahoe, Apple espanderà il supporto dell’autofill anche alle app di terze parti. Le novità introdotte sono tre:

Su iPhone, i codici ricevuti via SMS saranno rilevati anche in applicazioni di messaggistica terze, oltre che in Messaggi.
Anche le e-mail contenenti codici 2FA verranno lette da client come Gmail, non solo da Apple Mail.
Su Mac, i browser di terze parti come Chrome e Firefox potranno utilizzare il riempimento automatico dei codici, una funzione finora disponibile solo su Safari.

Questi aggiornamenti, che rappresentano un impegno costante nel miglioramento continuo delle funzionalità, confermano l’eccellenza della tecnologia e ne sottolineano l’affidabilità. In un contesto caratterizzato dall’adozione diffusa della verifica a due fattori, la capacità di accedere rapidamente a un’applicazione o a un sito web, indipendentemente dal servizio di messaggistica o dal browser utilizzato, rappresenta un significativo vantaggio competitivo.

Apple non ha la necessità di rivedere costantemente l’interfaccia o di introdurre innumerevoli nuove impostazioni. Spesso è sufficiente potenziare le risorse già esistenti e renderle disponibili dove necessario.

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