Recensioni iPad Pro M5: la potenza cresce ma il vero salto è nel software

Recensioni iPad Pro M5: la potenza cresce ma il vero salto è nel software

Il nuovo iPad Pro M5 non presenta rivoluzioni estetiche, ma un aggiornamento tecnico che ne conferma la posizione di leadership nel mondo dei tablet. Apple ha puntato sul perfezionamento, con un processore più veloce, una GPU più potente e una connettività migliorata, non sulla trasformazione. La stampa internazionale è unanime nel confermare che il miglior tablet resta tale, anche se le novità si notano più nei dettagli che nella sostanza.

David Pierce di The Verge parte dal presupposto che l’iPad Pro M4 fosse già “il miglior iPad di sempre” e che l’M5 non cambi la formula. “Tutto è un po’ più veloce”, scrive, “ma nessuno di questi miglioramenti fa davvero la differenza nell’uso quotidiano”. Le novità principali sono il chip M5, il modem C1X per la connettività cellulare e il chip N1 per Wi-Fi e Bluetooth. Pierce definisce l’aggiornamento “minuscolo”, ma ammette di intravedere “un barlume di qualcosa di più grande”.

Kyle Barr di Gizmodo è diretto: “Non c’è nessun altro tablet che userei al posto dell’iPad Pro”. Tuttavia, le differenze rispetto al modello del 2024 sono “quasi impercettibili”. L’M5 offre un incremento soprattutto grafico, anche se, come sottolinea l’autore, “dipenderà molto dalle app”. Lo schermo OLED rimane “sublime”, l’audio “potente”, ma la fotocamera da 12 megapixel “deluderà chi si aspetta foto alla pari di quelle dell’iPhone 17 Pro”. Per chi proviene da un iPad di cinque anni fa, l’upgrade vero è il display OLED, non il chip.

Nathan Ingraham di Engadget descrive il nuovo iPad Pro come “un piccolo salto in termini di specifiche” rispetto al modello del 2024. L’M5 introduce un nuovo acceleratore neurale e risultati AI migliori, ma, secondo Ingraham, è eccessivo per la maggior parte degli utenti. Hardware e schermo sono ancora “splendidi”, mentre iPadOS 26 corregge “quasi tutte le lamentele più comuni”. Conclude definendo il design “quasi impossibile”, ma ammettendo che il prezzo “rimane difficile da giustificare”.

Inizialmente, Scott Stein di CNET liquida l’M5 come “lo stesso iPad, solo più veloce”, ma dopo averlo testato cambia idea: “In alcuni aspetti è migliore del mio notebook”. Il Face ID, il display OLED e le prestazioni lo convincono, anche se ammette che i veri progressi derivano più da iPadOS 26 che dall’hardware. Il suo verdetto è netto: l’esperienza è premium, ma il prezzo resta eccessivo per la maggior parte degli utenti che, secondo lui, farebbero meglio a scegliere un iPad più economico.

Julian Chokkattu di Wired assegna al nuovo iPad Pro un punteggio di 9 su 10. Si chiede: “Vuoi un MacBook Pro o un iPad Pro?” Perché le differenze ormai si assottigliano. L’uso di iPadOS 26 lo rende “più capace che mai”. Le modifiche non sono enormi, ma utili: connessione cellulare impeccabile, batteria solida e display OLED “meravigliosamente luminoso”. Non ci sono differenze enormi rispetto all’M4, ma i test mostrano “un incremento tangibile nelle prestazioni AI e grafiche”. La conclusione è chiara: l’iPad Pro è un prodotto per un tipo di utente preciso, mentre per la maggior parte delle persone un iPad Air è più che sufficiente.

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